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I NOSTRI ANZIANI FRAGILI. TENIAMOLI VICINI… MA NON LEGATI
LE ALTERNATIVE ALLA CONTENZIONE MECCANICA E FARMACOLOGICA
16 aprile 2018 08:30 - 16:30
presso:

RSA Il Trifoglio
Via Andorno, 17 , Torino 10153+ Google Map:
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CODICE EVENTO: 29898
DESTINATARI: medici, psicologi, assistenti sanitari, infermieri, educatori professionali, fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali, tecnici della riabilitazione psichiatrica

CODICE EVENTO: 25118
DESTINATARI: Assistenti Sociali

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16 aprile 2018 08:30 - 16:30
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PRESENTAZIONE
Parte da Trieste, capoluogo del Friuli Venezia Giulia, con la precisa aspirazione di estenderlo a tutta Italia e di arrivare fino a Bruxelles, un messaggio forte che punta a superare la pratica della contenzione meccanica nelle strutture sanitarie ed assistenziali, nel pieno rispetto dei diritti delle persone più fragili.
La pratica è purtroppo ancora troppo diffusa e talora scivola in forme di abuso. Possiamo affermare che la contenzione meccanica rientra all’interno di un retaggio della cultura prestazionale, centrata sull’organo e sulla patologia e non già sulla persona interpretata in maniera olistica.
In talune realtà la contenzione meccanica è praticata attraverso l’uso di cinghie, letti di sicurezza, spondine che impediscono al paziente di scendere dal letto, corpetti che li fissano alla sedia, polsiere e cavigliere per evitare ad esempio che il malato possa staccarsi i presidi, cavi, flebo e quant’altro.
Altra pratica, purtroppo praticata irresponsabilmente, è quella che prevede anche l’uso di sedativi usati in maniera indiscriminata per rendere il paziente calmo e innocuo, specie per le persone colpite da una forma di demenza o di delirium.
Pratiche apparentemente catalogate come mediche e per la sicurezza della persona ma che a ben guardare violano la sua libertà e la sua dignità. Un problema relativo alla popolazione anziana ma non solo, giacché la contenzione è pratica comune in diversi istituti per disabili psichici e non.
Il rispetto dell’autonomia e della dignità della persona è anche il presupposto per un intervento terapeutico efficace. Di contro, la contenzione rappresenta in sé una violazione dei diritti fondamentali della persona.
Ormai è chiaro che esistono concrete e possibili alternative alla contenzione meccanica e farmacologica, anche se a volte si dà per scontato che non ve ne siano. Superare la pratica della contenzione nelle strutture sanitarie ed assistenziali, nel pieno rispetto dei diritti delle persone più fragili, deve essere un impegno di ogni realtà e di ogni operatore al fine di garantire alle persone accolte nelle strutture di ricevere cure e assistenza sempre nel rispetto della loro dignità e in funzione di un progetto di vita basato sul riconoscimento della persona.
Il prendersi cura della persona non può non essere basato su un’alleanza terapeutica intesa anche come condivisione di un percorso assistenziale, supportato da una formazione di base e continua del personale, garantito da un’organizzazione del lavoro in cui logistica, arredi, attrezzature, qualità e quantità di personale dedicato agli anziani sono fattori di qualità del servizio ai quali non si intende rinunciare.
Il seminario vuole pertanto essere un’occasione per rafforzare una cultura in ogni luogo di cura, abitazione, ospedale, residenze per anziani o disabili, nelle quali sia bandita ogni forma di contenzione, un momento di riflessione che serva ad accrescere la consapevolezza dei cittadini e degli operatori su questo tema, a stimolarci nel promuovere la Carta di Trieste, per arricchirsi con lo scambio di esperienze.
ACCEDI ORA AL SITO:
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA (presente solo se già disponibile):
Per avere informazioni è possibile contattare la segreteria telefonicamente o via fax al numero 0121/953377 oppure inviando una mail a segreteria@bottegadelpossibile.it