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IL DIRITTO DELLE PERSONE DI MINORE ETÀ AD UNA DOMICILIARITÀ SANA E GENERATIVA
SEMINARIO RINVIATO A DATA DA DESTINARSI
19 maggio 2023 08:30 - 16:45
presso:
Cascina Fossata
Via Ala di Stura, 5, Torino 10047+ Google Map:
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19 maggio 2023 08:30 - 16:45
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PRESENTAZIONE
Nel triennio 2016-2018 La Bottega del Possibile ha promosso giornate seminariali e il 24° punto di ascolto (19 ottobre 2018) sul diritto alla domiciliarità di bambine/i ed adolescenti.
A fronte di fenomeni quali:
• le dilatate disuguaglianze e povertà (economica, ma anche sociale, educativa, formativa);
• famiglie non sufficientemente attente e capaci di rispondere ai bisogni dei figli minorenni;
• genitori separati che non trovano pace e non riescono, anche per anni, ad anteporre gli interessi e i diritti dei loro ragazzi ai propri bisogni, desideri e rivendicazioni;
• genitori di cultura e Paesi altri, diversi e lontani, che chiedono ai figli di non venire a contatto e di non fare proprie le modalità di vita dei propri coetanei; in particolare quei genitori che, utilizzando modalità inaccettabili, impongono regole che risultano incomprensibili per le/i loro figlie/i – nate/i o cresciute/i in occidente;
• genitori violenti con i propri figli, direttamente o indirettamente, che tanto male fanno loro comunque;
• genitori alcol e/o tossicodipendenti, genitori affetti da disturbi psichici che proprio in ragione della loro situazione non sono in grado di assolvere adeguatamente alle loro responsabilità rispetto alle necessità dei loro figli.
La tematica della domiciliarità, ancora poco esplorata, nel triennio 2016-2018 è stata affrontata a livello accentuatamente transprofessionale e transdisciplinare.
Il confronto sviluppato ha messo in luce aspetti, nodi e snodi del diritto alla domiciliarità dei minori che riguardano:
• il sistema valoriale in gioco = esigenza di attivare contemporaneamente tre P (Protezione, Provvedere, Partecipare) ed intendere la domiciliarità come concetto complesso inerente le tre I (Intero, Intorno, Interno) della persona minorenne; esigenza di declinare il concetto di abitanza come diritto del minore a “trovare casa” non solo come spazio fisico, ma anche e soprattutto come spazio mentale. Abitanza quindi come spazio dell’affetto, dell’ascolto, della partecipazione alla composizione degli interventi che lo riguardano;
• il sistema degli equilibri in gioco = per garantire il preminente interesse del minore le diverse istituzioni coinvolte in questo ambito debbono impegnarsi in una sfida collegiale per tenere in equilibrio il diritto alla protezione con il diritto al mantenimento dei legami affettivi; la piaga dei “tempi lunghi” della giustizia minorile; la grande complessità di accertare la verità tra voci troppo urlanti e voci troppo flebili;
• il sistema genitorialità = le fatiche del sostegno professionale da parte dei servizi nei confronti di famiglie “difficili”; le enormi fatiche che debbono sostenere madri e padri quando sono chiamati a cambiare, a ricostruire la loro capacità educante, la loro identità;
• il sistema delle variabili e dei servizi in gioco = in particolare le variabili afferenti ai procedimenti giudiziari, ai diversi gradi di fragilità del sistema servizi tra i diversi attori specie quando questi si sentono portatori di verità o si bloccano in diatribe di competenze.
Si intende ora riprendere questi filoni di analisi da correlare:
– alla riforma per l’efficienza del processo civile e la giustizia minorile. La radicale riforma prevista dalla L.206/2021 Delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata. (Pubbl. GUF 24/12/21, inizio operatività dal 22/6/22, implementazione a seguito di decreti delegati dal dicembre 2022, applicativa nel suo complesso dal 31/12/24);
– al dibattito attivatosi in tema di allontanamenti che registra almeno due punti focali: la vicenda Bibbiano, con i suoi aspetti giudiziari (il processo di 1° grado è iniziato nel dicembre scorso), ma anche con il fenomeno infodemia che ha accompagnato questa vicenda; la legge Regione Piemonte 28 ottobre 2022, n. 17 “Allontanamento zero”.
Il rischio evidente è quello che – nelle more del graduale superamento del Tribunale per i Minorenni verso il Tribunale unico delle persone, dei minorenni e delle famiglie, nelle more di procedure più restrittive per il lavoro sociale a protezione del preminente diritto del minore – il tema della domiciliarità, nelle accezioni soprarichiamate, non assuma la giusta rilevanza, o addirittura venga strumentalizzato nei termini del tenere a casa i minori a qualunque costo.
Promuoviamo quindi una nuova occasione seminariale di elaborazione e confronto transprofessionale e transdisciplinare su queste questioni nodali.
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA (presente solo se già disponibile):
Per avere informazioni è possibile contattare la segreteria telefonicamente o via fax al numero 0121/953377 oppure inviando una mail a segreteria@bottegadelpossibile.it