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IL DIRITTO DELLE PERSONE DI MINORE ETÀ AD UNA DOMICILIARITÀ SANA E GENERATIVA
SEMINARIO RINVIATO A DATA DA DESTINARSI
21 settembre 2022 09:00 - 13:30
presso:
SFEP
via Cellini 14, Torino + Google Map:
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SEMINARIO
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21 settembre 2022 09:00 - 13:30
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PRESENTAZIONE
Nel triennio 2016-2018 La Bottega del Possibile ha promosso giornate seminariali e il 24° punto di ascolto (19 ottobre 2018) sul diritto alla domiciliarità di bambine/i ed adolescenti.
A fronte di fenomeni quali:
• le dilatate disuguaglianze e povertà (economica, ma anche sociale, educativa, formativa);
• famiglie non sufficientemente attente e capaci di rispondere ai bisogni dei figli minorenni;
• genitori separati che non trovano pace e non riescono, anche per anni, ad anteporre gli interessi e i diritti dei loro ragazzi ai propri bisogni, desideri e rivendicazioni;
• genitori di cultura e Paesi diversi e lontani che chiedono ai figli di non venire a contatto e di non fare proprie le modalità di vita dei propri coetanei, imponendo regole per loro, ragazzi nati e /o cresciuti in occidente, ormai incomprensibili, utilizzando per questo spesso modalità inaccettabili;
• genitori violenti direttamente con i propri figli o indirettamente ma che tanto male fanno loro comunque;
• genitori malati che proprio in ragione del loro malessere psichico non possono essere genitori adeguati alle necessità dei loro figli.
La tematica della domiciliarità, ancora poco esplorata, è stata affrontata a livello accentuatamente transprofessionale e transdisciplinare.
Il confronto sviluppato ha messo in luce aspetti, nodi e snodi del diritto alla domiciliarità dei minori che riguardano:
• il sistema valoriale in gioco = esigenza di attivare contemporaneamente tre P (Protezione, Provvedere, Partecipare) ed intendere la domiciliarità come concetto complesso inerente le tre I (Intero, Intorno, Interno) della persona minorenne; esigenza di declinare il concetto di abitanza come diritto del minore ad essere ascoltato, a partecipare alla composizione degli interventi che lo riguardano;
• il sistema degli equilibri in gioco = per garantire il preminente interesse del minore le diverse istituzioni coinvolte in questo ambito debbono impegnarsi in una sfida collegiale per tenere in equilibrio il diritto alla protezione con il diritto al mantenimento dei legami affettivi; la piaga dei “tempi lunghi” della giustizia minorile; la grande complessità di accertare la verità tra voci troppo urlanti e voci troppo flebili;
• il sistema genitorialità = le fatiche del sostegno professionale da parte dei servizi nei confronti di famiglie “difficili”; le enormi fatiche che debbono sostenere madri e padri quando sono chiamati a cambiare, a ricostruire la loro capacità educante, la loro identità;
• il sistema delle variabili e dei Servizi in gioco = le variabili che entrano in gioco nei procedimenti giudiziari; i diversi gradi di fragilità del sistema Servizi tra i diversi attori specie quando questi si sentono portatori di verità o si bloccano in diatribe di competenze; la propria cittadinanza.
Si intende ora riprendere questi filoni di analisi da correlare:
– alla riforma per l’efficienza del processo civile e la giustizia minorile. La radicale riforma prevista dalla L.206/2021 Delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata. (Pubbl. GUF 24/12/21, inizio operatività dal 22/6/22, implementazione a seguito di decreti delegati dal dicembre 2022, applicativa nel suo complesso dal 31/12/24);
– al dibattito attivatosi a livello della Regione Piemonte, ma non solo, a proposito di una specifica legge tesa ad azzerare gli allontanamenti dal nucleo familiare di minori.
Il rischio evidente è quello che – nelle more del graduale superamento del Tribunale per i Minorenni verso il Tribunale unico delle persone, dei minorenni e delle famiglie, nelle more di procedure più restrittive per il lavoro sociale a protezione del preminente diritto del minore – il tema della domiciliarità, nelle accezioni soprarichiamate, non assuma la giusta rilevanza, o addirittura venga strumentalizzato nei termini del tenere a casa i minori a qualunque costo.
Promuoviamo quindi una nuova occasione seminariale di elaborazione e confronto transprofessionale e transdisciplinare su questa questione nodale.
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA (presente solo se già disponibile):
Per avere informazioni è possibile contattare la segreteria telefonicamente o via fax al numero 0121/953377 oppure inviando una mail a segreteria@bottegadelpossibile.it