PRESENTAZIONE
Con questo seminario si intende presentare in forma sintetica, ma completa, la recente Riforma per gli anziani non autosufficienti, normata dalla Legge delega 23 marzo 2023, n. 33. Riforma che diversi paesi europei hanno introdotto da molto tempo.
Nel nostro paese, questa riforma è attesa da oltre 20 anni e si rivolge una platea di oltre 10 milioni di persone: anziani non autosufficienti, caregiver familiari, assistenti familiari, operatori sociali e sanitari. Una riforma reclamata in particolare da coloro che vivono in quella condizione e dai loro caregiver, in considerazione delle attuali vistose carenze e insufficienze del nostro sistema dei servizi.
Grazie al “Patto per un nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza”, coalizione sociale ideata e coordinata dal Prof. Cristiano Gori, alla quale La Bottega del Possibile ha aderito sin dal suo avvio, questa necessità è stata inserita tra le riforme sostenute dal PNRR, la legge delega approvata la si deve in gran parte all’iniziativa di quella coalizione e alla mobilitazione del sindacato confederale e dei pensionati.
Il “Patto” è stato tra le poche realtà che ha elaborato e presentato al Parlamento e al Governo una proposta organica di sistema, che introduceva il sistema nazionale assistenza anziani (SNA), composto da tutti gli interventi a titolarità pubblica (Stato, Regioni, Comuni) dedicati all’assistenza degli anziani non autosufficienti. La legge delega aveva accolto buona parte delle proposte del Patto. Il decreto attuativo, approvato dal Governo, il 25 gennaio u.s., purtroppo ridisegna l’impianto della legge delega, rinvia a successivi provvedimenti molti interventi e smonta l’impianto riformatore che conteneva. Su quel provvedimento La Bottega del Possibile ha prodotto una lettera aperta indirizzata al Governo e ai presidenti di Camera e Senato, esprimendo la sua delusione e contrarietà su quanto deliberato (lettera rintracciabile su: www.bottegadelpossibile.it).
La legge delega di Riforma costituisce il primo provvedimento quadro in un settore del welfare finora caratterizzato da misure normative e organizzative settoriali, parcellizzate, scarsamente integrate, un settore in cui sono presenti sensibili differenze tra Regioni e addirittura all’interno delle stesse.
Essa contiene anche una prima parte dedicata alla “Promozione dell’invecchiamento attivo” come misura anche di prevenzione al rischio di gravi fragilità connesse all’età anziana, ma anche su questa parte il decreto attuativo è stato per nulla prescrittivo e attuativo, non introducendo di fatto nessun cambiamento sostanziale.
Occorre anche evidenziare che non può esservi nessuna riforma senza risorse adeguate a suo sostegno, e ad oggi le risorse necessarie non sono state stanziate.
La riforma sulla non autosufficienza avrebbe dovuto caratterizzarsi sull’esigibilità del diritto delle persone di essere curate e assistite, adeguatamente, nel proprio domicilio, dando così sostanza all’indirizzo politico “La casa primo luogo di cura”. Il decreto attuativo su questo aspetto non introduce nessun cambiamento rispetto a ciò che oggi è presente. Anche la riqualificazione dei Servizi Residenziali, viene rinviata; altresì, la semplificazione, il riordino, il coordinamento del sistema degli interventi e servizi sociali, sanitari e socio-sanitari e l’integrazione tra i due comparti vengono genericamente evocati, senza introdurre nulla di nuovo.
Sul decreto, il governo incassa nei tempi previsti il parere favorevole delle Commissioni di Camera e Senato. Sul provvedimento si sono pronunciati contrari sia la Conferenza Stato Regioni, sia l’Anci, pronunciamenti politici molto rilevanti essendo la gran parte delle Regioni governate da uno schieramento politico che sostiene il Governo. Mentre scriviamo il Governo ha ancora lo spazio per poter rivedere il provvedimento, noi auspichiamo che vengano recepite le proposte che hanno avanzato il Patto e le OO.SS.
Indipendentemente da questi ultimi esiti, dovranno avviarsi sui territori alcune sperimentazioni e le Regioni dovranno mettere in campo delle iniziative per allinearsi su quanto verrà deliberato. La responsabilità sul funzionamento di un sistema che possa garantire risposte adeguate ricadrà comunque su questo livello istituzionale.
In relazione a questo si pone la necessità di rilanciare a livello regionale delle iniziative per una riqualificazione e potenziamento dell’intero sistema deputato a prendersi cura delle persone non autosufficienti.
Il seminario si rivolge sia ai cittadini interessati, ai familiari delle persone non autosufficienti, agli operatori sociali e sanitari, ed intende evidenziare contenuti, complessità, criticità e nodi irrisolti sia normativo/organizzativi che finanziari, ed essere al contempo occasione per prefigurare con gli stessi partecipanti possibili iniziative future.