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8 maggio 09:00 - 13:00

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PRESENTAZIONE
Le relazioni di vicinato sono una risorsa preziosa ma la condizione di vicini non genera automaticamente mutuo aiuto. Nella nostra società, in cui è più facile sollevare muri che costruire ponti, l’abitare vicini si riduce spesso a pochi anonimi scambi formali e non raramente genera tensioni, diffidenza e conflitti per futili motivi.
Il COVID ha fatto nascere in modo spontaneo o ha rafforzato, quando già esistevano, rapporti di solidarietà tra vicini di casa, che si sono rivelati una risorsa essenziale.
Nei momenti emergenziali emerge spesso il meglio di ciascuno di noi e la nostra disponibilità a farci carico dei problemi comuni, che però rischia di squagliarsi come neve al sole quando l’emergenza si conclude. In alcuni casi il desiderio di non rinunciare al valore aggiunto delle relazioni di reciprocità sperimentate tra vicini di casa è stata la spinta a cercare di dare continuità a relazioni di vicinato intese come gruppi aperti di relazione e sostegno reciproco.
Questo seminario intende raccogliere e fare oggetto di riflessione collettiva le forme e le modalità con cui è possibile dare continuità, oltre le emergenze, a forme associative di vicinato per farle diventare nuclei di base di un nuovo welfare di prossimità. Si tratta infatti di esperienze organizzative che pur mantenendo una struttura sostanzialmente informale sperimentano strumenti ed iniziative idonei a dar spazio nella vita quotidiana ad una attenzione e responsabilità ai beni comuni ed a quelle forme di aiuto reciproco che sono essenziali per arricchire di senso la nostra vita ed i luoghi che abitiamo; in altre parole per sostenere la nostra domiciliarità e promuovere quel welfare di prossimità, già oggetto di numerosi seminari e Punti di Ascolto de “La Bottega del Possibile”.
Un nuovo welfare di prossimità si fonda sulla partecipazione attiva delle persone e sulla collaborazione delle stesse alla rete dei servizi, non per sostituire gli operatori professionali e dalle rispettive responsabilità il sistema pubblico dei servizi alla persona, ma per portare al loro lavoro quel prezioso valore aggiunto che è l’incontro quotidiano e la condivisone di forme di aiuto reciproco tra le persone che “abitano” gli stessi luoghi.
Il seminario si pone in particolare i seguenti interrogativi a cui cerca di fornire risposte concrete:
• come innescare circoli virtuosi di reciprocità tra vicini di casa?
• come strutturare e dare continuità a relazioni di vicinato in grado di sostenere la
domiciliarità delle persone che abitano spazi limitrofi?
• come collegare le forme associative tra vicini ai servizi sociali e sanitari per farle divenire nuclei di base e risorse dei servizi territoriali dando vita a un nuovo welfare di prossimità?
Il seminario si rivolge all’insieme degli operatori e responsabili dei servizi, ma altresì, alle associazioni di volontariato e ai singoli volontari che animano le singole comunità e che sostengono il lavoro di comunità che è essenziale per fare, essere e sentirsi parte di una comunità solidale e prossima.